"Fu, nel sole giocondo e splendido, un monello di via in Piscinula: fra pèndule brache tacitamente apparso, fulvo contro al nitore de'lenzuoli e sotto le pergole delle camicie in gloria.
Inseguito dalla cagnara avversa svoltava come la saetta a piè nudi entro l'ombre di Torre Anguillara o, rifugiatosi in vicolo della Paglia, lo avevano tra i piedi e gli zoccoli, anelante ancora, fermo d'un subito, gli stallieri e i cavalli.
Ma come si fa a scrivere cosi.... si scoglie in bocca, è piacere puro di leggere..
mercoledì 28 ottobre 2009
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