giovedì 19 febbraio 2009

Maschi metropolitani spaventati - parte seconda

Uno dei miei primi post parlava delle difficolta' dei maschi trentenni moderni di relazionarsi con le femmine di pari eta e stato. Ieri sera ne ho avuto la riprova. Tre trentenni, di diverso aspetto, caratteristiche e gusti raccontavano delle stesse identiche difficoltà. Il maschio non si vuole impegnare, vuole solo il sesso (cosa che va bene anche a loro, ma non solo e sempre), non sa cosa e' l'amore...
Non riesco a trovare una quadra a questa situazione, un suggerimento per aiutarle.


domenica 1 febbraio 2009

I dubbi dell'amore

Una volta avevo una visione molto precisa delle storie d'amore, delle cose che andavano e non andavano fatte per ben far funzionare un rapporto o viceversa, gli errori che non bisognava fare.
di questa mia visione ne facevo dono a chi mi apriva il cuore. Donne principalmente.
Sono sempre stato un bravo ascoltatore.
I miei punti di vista venivano ascoltati ma quasi mai adottati anche se, con il senno di poi, si rivelavano sostanzialmente corretti.
Oggi rimango un buon ascoltatore, ma non sono più tanto sicuro di quale sia la cosa piu giusta da dire.
Forse che le situazioni siano piu complicate adesso di quanto lo fossero vent'anni fa? Puo essere.
Ma molto più facilmente sono cambiate le persone. Le esigenze delle persone.
Non mi e' più cosi facile dire ad una ragazza: "questo non e' l'uomo per te" quando e' l'unico con cui e' riuscita ad imbastire un rapporto duraturo dopo anni di storielle, e quando vedo che il suo piu forte desiderio e' di avere un uomo, non perfetto magari, ma da tenersi vicino per non star sola.
Non mi e' facile dire ad un altra: non mollare tutto e non andare a vivere con lui, perche' so che sara' la sua morte civile, quando lei non vede l'ora di andare, solo per avere un uomo.
Questa forse e' la chiave: la solitudine fa molta piu paura, ed io non mi sento di consigliare la solitudine tout court a qualcuno a cui voglio bene.
Son so se faccio il loro bene, alla lunga distanza.