martedì 29 luglio 2008

Musica di pancia

Lo diceva anche Baricco in Totem, facendo ascoltare un brano cantato da Maria Callas.
Diceva che se, ascoltando quel brano, uno non sentiva un qualcosa allo stomaco, non era umano.
Certa musica e' cosi: ti prende alla pancia: sara' la combinazione melodica, una certa tonalita' ( i bassi, certi bassi che vibrano...), ma certa musica li arriva. Il resto, l'emozione, la commozione talvolta, arrivano dopo.
Verdi, Dolores o'Riordan, certi riarrangiamenti di canzoni dei Beatles...
Si accettano suggerimenti.

martedì 22 luglio 2008

Tutti uguali o tutti diversi

Discutevo recentemente con un altra blogger su i temi dell'amore.
Se gli amori fossero strutturalmente tutti uguali, se seguissero dei percorsi che alla fine erano sempre gli stessi, o se gli amori fossero necessariamente uno diverso dall'altro, visto che sono vissuti da persone diverse.
La riflessione mi era venuta leggendo un libro d'amore (Averti trovato ora - R. Perrone) . Io qualsiasi cosa legga o qualsiasi film veda cerco l'immedesimazione, provo a vedere se quello che viene descritto e' qualcosa che ho provato anche io. E molto spesso e' cosi; non tutta la storia, certo, ma dei pezzetti, dei passaggi, delle situazioni, quello si.
Ed allora, se succede a me succedera' ad altri, quindi, se tutti abbiamo un pezzetto in comune, alla fine si potra' dire che il numero di storie possibile e' limitato, si rientra in certi canoni.
La domanda e' aperta....

lunedì 14 luglio 2008

Vasco Rossi e Max Pezzali

Ho ascoltato a breve distanza di tempo "il mondo che vorrei" di Vasco e "Mezzo pieno Mezzo vuoto" di Max. Stessa eta', due modi di esprimersi.
Liberi di dissentire.
Vasco ha un aspetto ed un pubblico magari piu "estremo" di Max e certo una potenza emotiva piu forte e diversa.
Max Pezzali ha sempre cantato i ragazzi normali, non fa rock, fa pop. Ma ha sempre detto delle cose in cui io, ragazzo e uomo normale, mi sono riconosciuto.
Lui e' invecchiato, come lo sono io. E continua ad esprimere qualcosa di vicino a quello che penso io.
Viva Max

Video di "Mezzo pieno mezzo vuoto"

mercoledì 9 luglio 2008

Come si fa a dimenticare?

Come dimenticare?
Come si riesce a dimenticare?
Come si riesce a far uscire dalla propria testa una persona che senti giornalmente da anni e che, crescendo, costruisce la tua vita e si allontana da te? Come riempire quel vuoto di tempo, emozione, confidenza che si crea? Esiste un metodo?
"Il tempo guarisce tutto" dicono. E' questo e' vero, se qualcuno scompare del tutto, come ai morti.
Ma quando quel qualcuno e' vivo, vegeto, ed ogni tanto si rimanifesta, e' come se il tempo dell'oblio si azzerasse, si tornasse al via.
Allora, chi mi spiega come si fa?


martedì 8 luglio 2008

Il fascino di un' attrice


In cosa consiste il fascino di un'attrice?
Nel suo status, nel suo poter essere mille, nella sua irraggiungibilità?
O e' quell'aura speciale che la circonda e che fa si che debba diventare un'attrice, un fascino che trascende il suo mestiere?
Me lo chiedevo ieri sera; ho incontrato, seduta con me in un teatro milanese, una giovane attrice, Anna della Rosa, che avevo molto ammirato mesi fa nella Trilogia della Villeggiatura.
In quella rappresentazione mi aveva veramente colpito per bravura e presenza. Ero arrivato a scriverglielo. Rivederla ieri sera e' stata ancora un emozione. Non ho avuto occasione (o coraggio) per avvicinarla e reiterarle i miei complimenti. Ma andrò a rivederla, alla prossima occasione.
Dunque, io voto per la seconda che ho detto.

Piccolo sogno nordico

Ricordo poco i miei sogni.
Parafrasando potrei dire che i miei " sogni svaniscono all'alba".
Pero' ho la sensazione di poterli un po pilotare, i miei sogni; quelli a cui l'ho detto ridono di me.
Ieri notte, vaghi ricordi di una storia d'amore nordica. Io ed una giovane donna, con corti capelli castani, sempre di spalle, con cui vivevo una tranquilla storia al fresco di un qualche paesaggio nordico. Ricordo la sensazione di tranquillità...

lunedì 7 luglio 2008

Femmine terrorizzate

Una mia amica sta perseguendo un sogno: avere un ragazzo. Non un principe azzurro ma neanche uno psicopatico di quelli che circolano (vedi post precedente).
Un sogno comune a tante. Un uomo pur che sia.
Lo ha trovato, un annetto fa.
E' in effetti un ragazzo normale, viziato dalla mamma, come tutti; egoista, come tutti; insicuro, come tutti. Al centro del suo mondo, come tutti.
E lei, che e' ragazza di cultura ed interessi, da un anno sta attaccata a questo sogno. Lui sta ad 1000 Km da lei? Non importa, ogni settimana su e giù per l'Italia. Lui lavora? E lei lo aspetta, va a pranzo con la sua mamma, che la sgrida se fa un appunto al suo perfetto figliolo.
Lei non va più al cinema, non ad un concerto, non una mostra. Non pensa al suo futuro "da sola".
C'e' solo lui. Il sogno di una vita di coppia normale.
Non sa che se ne pentirà tutta la vita.
Povera ragazza. Povere donne. Sareste cosi ricche, se solo riusciste a liberarvi dalla paura.

mercoledì 2 luglio 2008

Maschi metropolitani spaventati

Ieri sera ancora. Parlo con l'ennesima amica che mi racconta delle difficolta' di trovare un uomo.
Pare che il maschio metropolitano di eta compresa fra i 20 ed i 35 si contraddistingua per la paura della femmina in generale, per la paura di impegnarsi in particolare, e veda la femmina come un entita' che, al contrario, non vede l'ora di catturarlo ed incastrarlo, portandogli via quello che mamma ed amici gli danno in abbondanza e senza chiedere niente in cambio.
Era cosi anche 20 anni fa?

martedì 1 luglio 2008

Benvenuto a me stesso

Perche' ho aperto questo Blog?
Perche' ce lo hanno tutti, perche' se no?
Ma speriamo di dargli un senso, via via che ci scrivero'.

Abbiate pazienza, per ora, qualcosa verra' fuori.