martedì 31 maggio 2011

Aver sonno ed esser stanchi

Aver sonno ed esser stanchi non sono sinonimi. Non solo letteralmente indicano due cose diverse, ma sono due "categorie dello spirito" qualsiasi cosa voglia dire.
Aver sonno indica una condizione psicologica, causata da inquietudine, ansia, agitazione, di natura nota od ignota che non permette un sonno adeguato e lascia al risveglio la voglia solo di rimetterci a letto.
Essere stanchi è il risultato di attività fisiche od intellettuali gratificanti che però implicano dispendio di energie o scarsità di ore di sonno. La stanchezza risultante è sana e sopportabile con il sorriso.

Sarebbe bello che la stanchezza superasse sempre il sonno, anche se invece è più vero il contrario.

mercoledì 25 maggio 2011

Polina Semionova

Un omaggio ad una ballerina vista ieri sera, che mi ha ammaliato.

martedì 17 maggio 2011

Dubbi, dubbi, dubbi

Poi accade che tu inviti a ballare una. Non una che non conosci, ma una con cui hai già ballato.
Con cui hai ballato bene, tu pensi.
Tu non puzzi, sei vestito bene, piacevole nella media degli altri.
Beh, la inviti. Ma lei ti dice di no.
Ma come, avevamo ballato cosi bene. (cose che si pensano, non si dicono).
Va beh, era stanca.
Poi inviti un altra, e ti risponde allo stesso modo.
E tu non capisci. Non capisci DOVE sbagli, COSA sbagli, DOVE sia il problema.
Ho corretto gli errori, pensavo. ed allora?
Che faccio, mollo?
O intensifico gli studi.
Ci sono uomini con cui tutte vorrebbero ballare.
Vorrei diventare anche io cosi. O almeno provarci.


PS: questo post fa il paio con un altro, più vecchio ma non ancora pubblicato....in arrivo

martedì 3 maggio 2011

Quando uno é fatto cosi... la ronda

Ieri sera la mia ballerina preferita, con cui avevo faticosamente conquistato un tango a fine serata mi rivela che é il suo compleanno e che avrebbe voluto tantissimo avere una ronda, ma che i suoi amici non gliela avevano organizzata. Che fa allora il vostro eroe? lascia la ragazza sulla pista :(, corre dal musicalizador e riesce ad ottenere per l'ultimo, ma proprio l'ultimo tango la fatidica ronda.
Facendo felice la ragazza.
Ecco, a far questo mi é ritornato in mente di quando, nei miei vent'anni, facevo questi bei gesti. Non per calcolo, che poi non ho mai ottenuto niente in cambio, anzi, talvolta ho favorito successi altrui, ma solo per far felice una persona.
Sono tornato a quei tempi, e stamattina ancora ne sorrido.