giovedì 27 agosto 2009

MORTE IN NORMANDIA



Ci sono stato. Dopo anni di attesa ci sono stato. In Normandia, sulle spiagge dello sbarco.
Volevo esserci, dove la battaglia si è svolta. Volevo vedere.
Non so cosa pensavo di trovare, ma so cosa ho trovato.
Ho trovato la morte. Lei è stata la. Forte, FORTE. In gran quantità. E, se sai fermarti, guardare, lei è ancora la.
E’ sulle spiagge, deserte, silenziose. Pochi hanno il coraggio di andarci a ridere o far l’amore. Spiagge lunghe, piatte o scocese. Silenziose.
È nelle rovine delle fortificazioni, con i crateri delle mille bombe cadute li intorno ancora visibili.
I bambini scendono e salgono, non capiscono, beati loro. Centinaia di crateri. Pochi vedono, ma è stata li.
Ed è nei cimiteri. Ne ho visti due. Quello tedesco e quello americano. Cosi diversi. Poche persone in quello tedesco, centinaia in quello americano. I vincitori
Cosi diversi. Ma cosi uguali. Leggi nomi, nomi nomi. Ragazzi di 18 anni. Tanti.
Croci senza nome. Senza retorica. 9000 lapidi tedesche, 9000 americane.
Nessuno ride. Ci sono i cartelli per ricordarlo, ma penso che pochi riderebbero comunque.
Mi sono impregnato dell’orrore della morte. Ho voluto vedere.
Onore ai caduti.
Ma basta morti.

lunedì 24 agosto 2009

QUANDO

Quando finalmente hai preso in mano il tuo libro e ti salta sulla pancia e ti chiede di giocare

Quando ti sveglia alle 8 di mattina della domenica entrando nel lettone, e tu speravi di dormire

Quando vuole stare alzato la sera per vedere un cartone con te e tu volevi vedere un altro film

Quando tu vorresti leggere il giornale e lui vuole che gli fai le coccole prima di andare a nanna.

Quando torni stanco a casa dal lavoro e lui vuole giocare a palla con te in salotto

Quando sei triste o arrabbiato e lui vuole parlare parlare parlare

Quando è sabato pomeriggio di luglio, fa caldo e lui vuole andare ai giardinetti a giocare con te.

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Allora pensa quante altre poche volte te lo chiederà prima di diventare grande.