giovedì 25 giugno 2009

Tango passion


Tutte le volte che vado in una milonga torno a casa e mi sveglio un pò scombussolato.
C'è una aria, un sapore, un odore di sensualità cosi esplicita che non si può non rimanere turbati, se gli ormoni non sono ancora scomparsi.
La prima cosa che mi colpisce è la trasformazione delle donne. Arrivano vestite normalmente, scarpe basse, magari i jeans; si chiudono in bagno o semplicemente si siedono su una sedia e si trasformano.. gonne leggere e vaporose, legging e sopratutto tacchi. Sandali, anche d'inverno. Rossi o d'argento. Tacco alto. Delle donne diverse. In attesa.

E poi ballano. Belle o brutte non importa. Ballano, girano, adornano, fanno otto, si muovono fra le braccia di un uomo, di quello che per tre volte tre minuti sarà il LORO uomo. Si faranno condurre, lo sedurranno come magari non sanno fare una volta scese dai tacchi. Mano stretta, braccio ad avvolgerle, ballano. E diventano piu seducenti, piu belle. Se poi adornano, magari, quei movimenti leggeri della gambe attorno all'uomo, allora sono irrestibili.
Dice un mio amico tanguero argentino che hanno tutte voglia di trombare. Non so se sia vero, ma sembra di si.
Due ore cosi bastano a farmi girare la testa.

Ancor più che se ballassi io direttamente, almeno per ora. Troppa concentrazione sul passo, sugli accenti, per potersi godere il ballo. Ma guardare è fantastico.

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