giovedì 25 giugno 2009

Tango passion


Tutte le volte che vado in una milonga torno a casa e mi sveglio un pò scombussolato.
C'è una aria, un sapore, un odore di sensualità cosi esplicita che non si può non rimanere turbati, se gli ormoni non sono ancora scomparsi.
La prima cosa che mi colpisce è la trasformazione delle donne. Arrivano vestite normalmente, scarpe basse, magari i jeans; si chiudono in bagno o semplicemente si siedono su una sedia e si trasformano.. gonne leggere e vaporose, legging e sopratutto tacchi. Sandali, anche d'inverno. Rossi o d'argento. Tacco alto. Delle donne diverse. In attesa.

E poi ballano. Belle o brutte non importa. Ballano, girano, adornano, fanno otto, si muovono fra le braccia di un uomo, di quello che per tre volte tre minuti sarà il LORO uomo. Si faranno condurre, lo sedurranno come magari non sanno fare una volta scese dai tacchi. Mano stretta, braccio ad avvolgerle, ballano. E diventano piu seducenti, piu belle. Se poi adornano, magari, quei movimenti leggeri della gambe attorno all'uomo, allora sono irrestibili.
Dice un mio amico tanguero argentino che hanno tutte voglia di trombare. Non so se sia vero, ma sembra di si.
Due ore cosi bastano a farmi girare la testa.

Ancor più che se ballassi io direttamente, almeno per ora. Troppa concentrazione sul passo, sugli accenti, per potersi godere il ballo. Ma guardare è fantastico.

martedì 28 aprile 2009

Si fa, si fa...

Mesi fa mi chiedevo come si faceva a dimenticare.
Ora lo so. In effetti non c'è un metodo, viene tutto da solo.
Quei proverbi che dicono: "il tempo è un gran dottore!". Tutti veri.
Passa. e va.

giovedì 23 aprile 2009

Come rovinarsi la vita

Il fidanzato di una mia amica ha scoperto, (indagando, non per caso...) che lei ha un amico segreto. Un amico, non un amante. Amico di penna.
E ha dato fuori di matto.
Chissà cosa costringe la gente a rovinarsi la vita.

niente da segnalare?

Due mesi. sono passati due mesi dall'ultimo post.
un po tanti.
Come mai? niente da dire
Colpa mia, del mondo che si ripete, delle mancate occasioni?
Tutto un po. non prometto nulla neanche per il futuro

giovedì 19 febbraio 2009

Maschi metropolitani spaventati - parte seconda

Uno dei miei primi post parlava delle difficolta' dei maschi trentenni moderni di relazionarsi con le femmine di pari eta e stato. Ieri sera ne ho avuto la riprova. Tre trentenni, di diverso aspetto, caratteristiche e gusti raccontavano delle stesse identiche difficoltà. Il maschio non si vuole impegnare, vuole solo il sesso (cosa che va bene anche a loro, ma non solo e sempre), non sa cosa e' l'amore...
Non riesco a trovare una quadra a questa situazione, un suggerimento per aiutarle.


domenica 1 febbraio 2009

I dubbi dell'amore

Una volta avevo una visione molto precisa delle storie d'amore, delle cose che andavano e non andavano fatte per ben far funzionare un rapporto o viceversa, gli errori che non bisognava fare.
di questa mia visione ne facevo dono a chi mi apriva il cuore. Donne principalmente.
Sono sempre stato un bravo ascoltatore.
I miei punti di vista venivano ascoltati ma quasi mai adottati anche se, con il senno di poi, si rivelavano sostanzialmente corretti.
Oggi rimango un buon ascoltatore, ma non sono più tanto sicuro di quale sia la cosa piu giusta da dire.
Forse che le situazioni siano piu complicate adesso di quanto lo fossero vent'anni fa? Puo essere.
Ma molto più facilmente sono cambiate le persone. Le esigenze delle persone.
Non mi e' più cosi facile dire ad una ragazza: "questo non e' l'uomo per te" quando e' l'unico con cui e' riuscita ad imbastire un rapporto duraturo dopo anni di storielle, e quando vedo che il suo piu forte desiderio e' di avere un uomo, non perfetto magari, ma da tenersi vicino per non star sola.
Non mi e' facile dire ad un altra: non mollare tutto e non andare a vivere con lui, perche' so che sara' la sua morte civile, quando lei non vede l'ora di andare, solo per avere un uomo.
Questa forse e' la chiave: la solitudine fa molta piu paura, ed io non mi sento di consigliare la solitudine tout court a qualcuno a cui voglio bene.
Son so se faccio il loro bene, alla lunga distanza.

venerdì 30 gennaio 2009

Passa! Passa la palla!

Perché i miei compagni non mi passano la palla?
Perché il portiere mi dice che non so giocare?
A me piace giocare a calcio.
Non sono un campione, ma a me piace giocare.
Perché mi viene da piangere se mi urlano addosso?
Perché non riesco a rispondere a tono?
Perché scappo in un angolo, sconfitto?
Il mio allenatore mi dice che sono bravo.
Il mio papa' mi dice che sono bravo e che, se mi piace, devo continuare a giocare e non farmi abbattere.
Che non devo ascoltare i miei compagni, che sono bravi e scarsi come me.
Che se una cosa mi piace, la devo fare finche mi piacera' farla.
.....
A me piace giocare al calcio.