lunedì 11 marzo 2013
Meno male che non sono l'unico
Ricevo e mi approprio:
S.A.D.A.E. ( Sindrome di Attenzione Deficitaria Attivata dall'Età) :
Si manifesta così:
Decido di lavare la macchina
Mentre mi avvio al garage vedo che c'è posta sul mobiletto dell'entrata
Decido di controllare prima la posta
Lascio le chiavi della macchina sul mobiletto per buttare le buste vuote e la pubblicità nella spazzatura e mi rendo conto che il secchio è strapieno.
Visto che fra la posta ho trovato una fattura decido di approfittare del fatto che esco a buttare la spazzatura per andare fino in banca (che sta dietro l'angolo) per pagare la fattura con un assegno.
Prendo dalla tasca il porta assegni e vedo che non ho assegni
Vado su in camera a prendere l'altro libretto, e sul comodino trovo una lattina di coca cola che stavo bevendo poco prima e che avevo dimenticato lì.
La sposto per cercare il libretto degli assegni e sento che è calda...allora decido di portarla in frigo.
Mentre esco dalla camera vedo sul comò i fiori che ha regalato mio figlio alla mamma ricordo che li devo mettere in acqua
Poso la coca cola sul comò e lì trovo gli occhiali da vista che è tutta la mattina che cerco
Decido di portali nello studio e poi metterò i fiori nell'acqua
Mentre vado in cucina a cercare un vaso e portare gli occhiali sulla scrivania, con la coda dell'occhio vedo un telecomando
Qualcuno deve averlo dimenticato lì (ricordo che ieri sera siamo diventati pazzi cercandolo)
Decido di portarlo in sala (al posto suo!!), appoggio gli occhiali sul frigo, non trovo nulla per i fiori, prendo un bicchiere alto e lo riempio di acqua...(intanto li metto qui dentro....)
Torno in camera con il bicchiere in mano, poso il telecomando sul comò e metto i fiori nel recipiente, che non è adatto naturalmente..e mi cade un bel pò di acqua...(mannaggia!), riprendo il telecomando in mano e vado in cucina a prendere uno straccio
Lascio il telecomando sul tavolo della cucina ed esco ...cerco di ricordarmi che dovevo fare con lo straccio che ho in mano...
Conclusione:
Sono trascorse due ore
- non ho lavato la macchina
- non ho pagato la fattura
- il secchio della spazzatura è ancora pieno
- c'è una lattina di coca cola calda sul comò
- non ho messo i fiori in un vaso decente
- nel porta assegni non c'è un assegno
- non trovo più il telecomando della televisione né i miei occhiali
- c'è una macchiaccia sul parquet in camera da letto e non ho idea di dove siano le chiavi della macchina!!
Mi fermo a pensare:
Come può essere? Non ho fatto nulla tutta la mattina, ma non ho avuto un momento di respiro...mah!!
martedì 22 maggio 2012
C'è velo e velo
Nell'ignoranza dell'occidentale medio (io) le donne mussulmane devono avere la testa coperta. Sappiamo distinguere il chador ma per il resto diciamo "portano il velo".
Ad Istanbul ho scoperto in quanti mille modi il velo si può portare. A seconda, penso, della nazionalità, etnia, etc, ci sono veli diversi e modi di portarli.
Un mondo.
mercoledì 18 gennaio 2012
mercoledì 4 gennaio 2012
domenica 1 gennaio 2012
Sentire la morte, vedere la morte, sedersi sulla morte
Cimitero degli Invitti di Redipuglia: piu di 30.000 caduti della 3° Armata, guerra 1915-18.
Dalla mattina avevo un inquietudine addosso, sapendo di andare la, dove sono già stato.
Non sono riuscito a spiegare il posto ai miei figli senza che la voce mi si spezzasse.
Non sono riuscito ad entrare senza che un emozione fortissima ancora una volta mi colpisse.
...
Le foto non sono mie ma di qualcuno che ha colto cosa quel posto vuol dire. Per me e per tutti.
lunedì 12 dicembre 2011
Non ci si puoi mai staccare da se stessi
E' inutile fuggire, od illudersi di poter fare qualcosa di diverso da se: il nostro "essere" ce lo portiamo sempre dietro.
Ho fatto una lezione privata di tango, ieri. non ero soddisfatto di come ballavo e, soprattutto, mi accorgevo che non erano soddisfatte alcune delle ballerine con cui ballavo. Ho chiesto ai maestri cosa non andava.
La risposta (riassumo) è che ballavo vuoto, senza energia. Il tango richiede una camminata spavalda, testa alta, petto in fuori, passo deciso, cambi di peso chiari. Ed io invece ballavo titubante, timoroso, cercando di non disturbare. E quindi male.
Ovvero riportavo nel ballare i tratti del mio carattere. Paro paro.
Dovrò lavorare molto, ma il più lo dovrò fare, al solito, sul mio interno. Il corpo va, ma la mente lo deve guidare.
Ho fatto una lezione privata di tango, ieri. non ero soddisfatto di come ballavo e, soprattutto, mi accorgevo che non erano soddisfatte alcune delle ballerine con cui ballavo. Ho chiesto ai maestri cosa non andava.
La risposta (riassumo) è che ballavo vuoto, senza energia. Il tango richiede una camminata spavalda, testa alta, petto in fuori, passo deciso, cambi di peso chiari. Ed io invece ballavo titubante, timoroso, cercando di non disturbare. E quindi male.
Ovvero riportavo nel ballare i tratti del mio carattere. Paro paro.
Dovrò lavorare molto, ma il più lo dovrò fare, al solito, sul mio interno. Il corpo va, ma la mente lo deve guidare.
martedì 8 novembre 2011
Ragazzi
Questa foto ha fatto il giro di Facebook, condivisa mille volte e ripresa anche dai giornali.
A me fa pensare cosa avrebbero fatto i miei figli in una circostanza simile, se sia stato capace di trasmettere quei valori che a quanto pare i genitori di questi ragazzi hanno trasmesso.
...
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