Una volta avevo una visione molto precisa delle storie d'amore, delle cose che andavano e non andavano fatte per ben far funzionare un rapporto o viceversa, gli errori che non bisognava fare.
di questa mia visione ne facevo dono a chi mi apriva il cuore. Donne principalmente.
Sono sempre stato un bravo ascoltatore.
I miei punti di vista venivano ascoltati ma quasi mai adottati anche se, con il senno di poi, si rivelavano sostanzialmente corretti.
Oggi rimango un buon ascoltatore, ma non sono più tanto sicuro di quale sia la cosa piu giusta da dire.
Forse che le situazioni siano piu complicate adesso di quanto lo fossero vent'anni fa? Puo essere.
Ma molto più facilmente sono cambiate le persone. Le esigenze delle persone.
Non mi e' più cosi facile dire ad una ragazza: "questo non e' l'uomo per te" quando e' l'unico con cui e' riuscita ad imbastire un rapporto duraturo dopo anni di storielle, e quando vedo che il suo piu forte desiderio e' di avere un uomo, non perfetto magari, ma da tenersi vicino per non star sola.
Non mi e' facile dire ad un altra: non mollare tutto e non andare a vivere con lui, perche' so che sara' la sua morte civile, quando lei non vede l'ora di andare, solo per avere un uomo.
Questa forse e' la chiave: la solitudine fa molta piu paura, ed io non mi sento di consigliare la solitudine tout court a qualcuno a cui voglio bene.
Son so se faccio il loro bene, alla lunga distanza.
domenica 1 febbraio 2009
venerdì 30 gennaio 2009
Passa! Passa la palla!
Perché i miei compagni non mi passano la palla?
Perché il portiere mi dice che non so giocare?
A me piace giocare a calcio.
Non sono un campione, ma a me piace giocare.
Perché mi viene da piangere se mi urlano addosso?
Perché non riesco a rispondere a tono?
Perché scappo in un angolo, sconfitto?
Il mio allenatore mi dice che sono bravo.
Il mio papa' mi dice che sono bravo e che, se mi piace, devo continuare a giocare e non farmi abbattere.
Che non devo ascoltare i miei compagni, che sono bravi e scarsi come me.
Che se una cosa mi piace, la devo fare finche mi piacera' farla.
.....
A me piace giocare al calcio.
Perché il portiere mi dice che non so giocare?
A me piace giocare a calcio.
Non sono un campione, ma a me piace giocare.
Perché mi viene da piangere se mi urlano addosso?
Perché non riesco a rispondere a tono?
Perché scappo in un angolo, sconfitto?
Il mio allenatore mi dice che sono bravo.
Il mio papa' mi dice che sono bravo e che, se mi piace, devo continuare a giocare e non farmi abbattere.
Che non devo ascoltare i miei compagni, che sono bravi e scarsi come me.
Che se una cosa mi piace, la devo fare finche mi piacera' farla.
.....
A me piace giocare al calcio.
lunedì 12 gennaio 2009
Le passanti
Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
a quella conosciuta appena
non c'era tempo e valeva la pena
di perderci un secolo in più.
A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità.
Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla
senza averle sfiorato la mano.
A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia,
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato.
Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
per poco che la felicità ritorni
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino.
Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste
dei baci che non si è osato dare
delle occasioni lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti.
Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere.
(Fabrizio de André)
Ieri sera, durante la trasmissione su De André, Tiziano Ferro diceva che questa canzone poteva averla scritta lui. Ma chi, che ami le donne, può non sottoscriverla?
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
a quella conosciuta appena
non c'era tempo e valeva la pena
di perderci un secolo in più.
A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità.
Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla
senza averle sfiorato la mano.
A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia,
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato.
Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
per poco che la felicità ritorni
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino.
Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste
dei baci che non si è osato dare
delle occasioni lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti.
Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere.
(Fabrizio de André)
Ieri sera, durante la trasmissione su De André, Tiziano Ferro diceva che questa canzone poteva averla scritta lui. Ma chi, che ami le donne, può non sottoscriverla?
giovedì 8 gennaio 2009
Odore
E' forse l'odorato il piu forte dei sensi?
Quello che ha un collegamento più diretto con la parte ancestrale del nostro cervello, diretto, senza mediazioni dettate dal contesto?
Quando la mattina sveglio il mio bimbo, che sa di biscotto caldo, ed il suo profumo mi coglie le nari, e' come andare in estasi. E' solo legato al fatto che e' MIO figlio? non lo credo. E' l'odore.
L'odore che mi fa ricordare una donna a distanza di anni, che me la farebbe riconoscere.
L'odore dei cibi che ti ricordano quando eri piccolo.
L'odore. Il più forte e diretto dei sensi
Quello che ha un collegamento più diretto con la parte ancestrale del nostro cervello, diretto, senza mediazioni dettate dal contesto?
Quando la mattina sveglio il mio bimbo, che sa di biscotto caldo, ed il suo profumo mi coglie le nari, e' come andare in estasi. E' solo legato al fatto che e' MIO figlio? non lo credo. E' l'odore.
L'odore che mi fa ricordare una donna a distanza di anni, che me la farebbe riconoscere.
L'odore dei cibi che ti ricordano quando eri piccolo.
L'odore. Il più forte e diretto dei sensi
mercoledì 17 dicembre 2008
Tornare
Mi e' successa una cosa strana ieri. Mi sono accorto che stavo per morire. Il mio cuore ha rallentato ed io ho sentito i medici dire che si stava fermando. Poi non ho sentito piu nulla. Un attimo.
Ho ripreso coscienza pensando di stare svegliandomi nel mio letto di casa, molto assonato.
Il mio cuore, per pochi secondi, si era fermato.
L'hanno fatto ripartire come in ER, con massaggio, piastre e tutto.
Ed io adesso mi sento come una persona diversa. Come uno che eà morto, e che si eà risvegliato.
Come uno che non può più predere tempo, perchè gli é stato concesso del tempo in piu. Lo quantifico in 20 anni. Ne ho 50, a 70 finisce tutto. Non so perchè 20.
Ho avuto paura, appena sveglio. e ne ho, a momenti, anche adesso. Paura di quello che per un momento è successo.
Non so descrivere meglio, al momento.
Ho ripreso coscienza pensando di stare svegliandomi nel mio letto di casa, molto assonato.
Il mio cuore, per pochi secondi, si era fermato.
L'hanno fatto ripartire come in ER, con massaggio, piastre e tutto.
Ed io adesso mi sento come una persona diversa. Come uno che eà morto, e che si eà risvegliato.
Come uno che non può più predere tempo, perchè gli é stato concesso del tempo in piu. Lo quantifico in 20 anni. Ne ho 50, a 70 finisce tutto. Non so perchè 20.
Ho avuto paura, appena sveglio. e ne ho, a momenti, anche adesso. Paura di quello che per un momento è successo.
Non so descrivere meglio, al momento.
lunedì 3 novembre 2008
martedì 28 ottobre 2008
Le donne ci amano per i nostri difetti
Il ritratto di Dorian Grey e' una inesauribile miniera di aforismi. Molti mi hanno colpito ma al momento questo mi ha suscitato delle riflessioni.
Dice il cinico Lord Henry: " Le donne ci amano per i nostri difetti. Se ne abbiamo abbastanza ci perdonano qualsiasi cosa, persino l'intelligenza."
Mi ha colpito in quanto pochi giorni fa un amica mi raccontava di come avesse discusso fortemente con il suo ragazzo, gli avesse enumerato i difetti gravi che gli contestava, impossibili da sopportare tranne poi, alla fine di tutto questo, averlo abbracciato e confessato il suo amore.
Non so se le donne amino grazie o nonostante i nostri difetti...
Pareri in merito?
Dice il cinico Lord Henry: " Le donne ci amano per i nostri difetti. Se ne abbiamo abbastanza ci perdonano qualsiasi cosa, persino l'intelligenza."
Mi ha colpito in quanto pochi giorni fa un amica mi raccontava di come avesse discusso fortemente con il suo ragazzo, gli avesse enumerato i difetti gravi che gli contestava, impossibili da sopportare tranne poi, alla fine di tutto questo, averlo abbracciato e confessato il suo amore.
Non so se le donne amino grazie o nonostante i nostri difetti...
Pareri in merito?
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